mercoledì 6 giugno 2012

Andrea Pazienza




Betta sullo squalo
Quadro di Andrea Pazienza.

Andrea Pazienza (23 maggio 1956– 16 giugno 1988) fumettista e  pittore.
Dotato di uno straordinario talento divenne un simbolo del movimento giovanile italiano contemporaneo al punk, era amico personale di Freak Antoni degli Skiantos e di Roberto Benigni che ha detto di lui: "Era l'albero del paradiso, ci ha fatto intravedere la bellezza e poi ha chiuso tutto, però ci ha lasciato dei frutti proibiti e noi ce li siamo mangiati, li abbiamo assaporati. Ci resta una grande voglia di vedere compiute le storie incompiute, chissà cos'altro ci avrebbe potuto regalare. Andrea era vicino a tutte le età; poteva essere un bambino e un vecchio, una donna e un uomo, un animale o una biro. Era eclettico ed anche molto bello: aveva la gioia di vivere negli occhi".


Una poesia di Andrea Pazienza (1984) :                      

Ma io sono la mitica anatra migrante,
sono ancora una volta perpetuo moto
sono la brocca sognante,desiderio di vuoto.
E se le mie arroganti parole di un tempo
son finite segnalibro d'un volume dimenticato
pure ti chiedo ara il mio campo
a scoprirlo.



dedicata a Sandro Pertini

                           
Andrea Pazienza



4 commenti:

  1. Penso che Pentothal e Gli ultimi giorni di Pompeo di Andrea Pazienza siano dei grandi esempi di letteratura pura. Non mi stupisce dunque la tua decisione di inserirlo in questo tuo bel blog. Un saluto.

    RispondiElimina
  2. Ciao, ti ringrazio dell' apprezzamento; la mia intenzione è proprio quella di creare uno spazio di poesia senza paraocchi, Pazienza è uno dei più grandi artisti italiani, un imprevedibile vulcano di idee che è riuscito in maniera eccezionale a riportare le sensazioni e le emozioni degli anni in cui ha vissuto, è un pezzo fondamentale della nostra cultura.

    RispondiElimina
  3. Ma io sono la mitica anatra migrante è una poesia ipergalattica, stupenda. Poi ce ne sono altre, tutte bellissime. Poi la sua opera grafica è tutta lirica dadaista pura.

    RispondiElimina
  4. Un grande, che purtroppo è ancora tremendamente attuale anche nei contenuti.

    RispondiElimina