domenica 3 giugno 2012

Diane Di Prima




Diane Di Prima è una delle poetesse più conosciute della beat generation.
Nasce a Brooklyn il 6 Agosto 1934,  abbandona gli studi per diventare scrittrice, frequenta artisti e nel 1958 pubblica il primo libro. Nel 1962 comincia a praticare il buddismo. Nel 1966 si è trasferita a Millbrook, entrando nella comunità psichedelica di Timothy Leary.
 Nel 1969 ha pubblicato il racconto della sua esperienza beat in Memoirs of a Beatnik..
I suoi libri includono l' incendiario Revolutionary Letters, diversi volumi di memorie e autobiografia, non ancora pubblicati, e molte raccolte di poesia, tra i quali Pieces of a Song.


ABBANDONATE...

Abbandonate a se stesse, le persone
si fanno crescere i capelli.
Abbandonate a se stesse
si tolgono le scarpe.
Abbandonate a se stesse fanno l'amore
dormono facilmente
dividono coperte, droga e bambini
non sono pigre o impaurite
piantano semi, sorridono,
parlano fra loro. La parola
comincia dentro se stessa: tocco di amore
nel cervello, nell'orecchio.

Ritorniamo con il mare, con le maree
ritorniamo spesso come le foglie, numerosi
come l'erba, gentile e insistente, ricordiamo
il modo in cui
i nostri piccoli muovono i primi passi
a piedi nudi attraverso le città
dell'universo.

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Lettera Rivoluzionaria #1

Ho appena capito che il premio sono io
non ho altro
denaro per riscatto, nient'altro da spezzare o scambiare che la vita
il mio spirito dosato, frammentario, sparso
sul tavolo della roulette, ripago quanto posso
nient'altro da ficcare sotto il naso del maitre de jeu
nulla da spingere fuori dalla finestra, niente bandiare bianche
questa carne è tutto ciò che ho da offrire, fare il gioco con
questa testa qui e ora, e quello che vien dietro, la mia mossa
mentre strisciamo sopra questo bordo, proseguendo sempre
(si spera) fra le righe.

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Poesie più o meno d'amore

cento larve
hanno insegnato alle mie viscere a torcersi
cento settimane or sono
e adesso tu vieni con bacche
nei capelli
e aspetti il mio applauso.
Mi domando
perché abbiamo dormito insieme
quelle notti e cosa abbiamo perduto

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Requiem

Penso
che troverai
una tomba
non così bella
baby oh
Ti legano stretta
nel bel
vestito

Ascolto
È freddo
e i vermi e le cose
sono là per ragioni egoistiche

Penso
che tu vorrai
girarti
dalla tua parte
ai tuoi capelli
non piacerà
rimanere a posto
per sempre
ed alle tue mani
non piacerà
essere poste in croce
così

Io penso
che alle tue labbra
non piacerà
per loro stesse
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